Racket e usura: Prefetto e Commissario Straordinario del Governo incontrano istituzioni, società civile e cittadini

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Nei giorni 16 e 17 gennaio ci saranno a Foggia alcune iniziative in materia antiracket e antiusura organizzate dal Prefetto Raffaele Grassi di concerto con il Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura, Prefetto Annapaola Porzio.

GIOVEDI' 16. In particolare, a partire dalle 10.30 del 16 gennaio, presso la Prefettura, il Commissario Straordinario del Govero per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura incontrerà il Procuratore DDA di Bari, il Procuratore della Repubblica di Foggia e i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Foggia, le Commissioni Straordinarie dei Comuni di Manfredonia e Cerignola e il Sindaco di San Severo, le organizzazioni sindacali e le Associazioni antiracket e antiusura attive sul territorio della Provincia. Nel pomeriggio, alle ore 15,30, presso la Camera di Commercio di Foggia, ci sarà un incontro con il mondo imprenditoriale foggiano.

VENERDI' 17. Il giorno dopo, venerdi 17 gennaio, alle ore 11 in collaborazione il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia e il direttore del’Ufficio scolastico provinciale, presso il Dipartimento di Scienze Umane si svolgerà una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Foggia e sempre con la partecipazione del Commissario Straordinario del Governo per il Coordinamento delle Iniziative Antiracket ed Antiusura, aperta alla pubblica partecipazione.

IL TEMA. Scopo dell’iniziativa, scrive la prefettura in una nota, é quello di stimolare la comunità foggiana sui temi della legalità e sulla necessità di dover “scardinare” quegli atteggiamenti di omertà, collusioni o anche solo di disimpegno che costituiscono l’humus della criminalità organizzata.

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“La Squadra Stato”, a Vieste i magistrati della DDA di Bari. Incontro con Fai, prefetto e chiesa

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Legalità, sicurezza e lotta alla mafia al centro di un incontro organizzato a Vieste e promosso dall’associazione locale del FAI Antiracket. Appuntamento martedì 12 novembre 2019 intitolato “La Squadra Stato” alle ore 17 presso la sala conferenze dell’Hotel Aranci in Piazza Santa Maria delle Grazie, 10.
All’evento parteciperanno il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura Anna Maria Porzio, il vescovo Franco Moscone, il prefetto Raffaele Grassi, il procuratore capo della DDA Giuseppe Volpe, il procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro, il procuratore aggiunto della DDA Francesco Giannella, il presidente onorario del Fai Tano Grasso, il presidente Fai Luigi Ferrucci, il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti e il presidente Fai Vieste Nicola Rosiello.
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Antiracket, a Molfetta incontro con il Commissario Straordinario del Governo, Annapaola Porzio

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MOLFETTA – Mercoledì 13 novembre alle ore 11 si terrà nella Sala Consigliare del Comune di Molfetta un incontro con Annapaola Porzio - Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. A fare gli onori di casa il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini.Interverranno anche Luigi Ferrucci, presidente nazionale FAI; Renato de Scisciolo, vicepresidente nazionale FAI; Tano Grasso, presidente onorario FAI, Fabio Marini, Coordinatore Regionale
Vi prenderanno parte autorità istituzionali e i rappresentanti delle categorie commerciali ed imprenditoriali
La tavola rotonda sarà moderata dall'avv. Maurizio Altomare, dell'Associazione Antiracket.Parteciperanno all'iniziativa anche alcune classi degli studenti del Liceo Classico e dell'Istituto Mons Antonio Bello di Molfetta.
Sarà l’occasione per discutere di temi di grande attualità come l’usura e il racket, le difficoltà che incontrano gli imprenditori che denunciano anche a causa delle lungaggini burocratiche e nello stesso tempo si cercherà di incentivare alla denuncia.

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Operazione "Do Ut Des", in appello condanne confermate ma ridotte

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La Corte di Appello di Bari ha confermato 30 condanne, riducendo per 18 imputati le pene inflitte, e ha assolto altri due imputati, al termine del processo di secondo grado nei confronti del clan Parisi, relativo a decine di episodi di estorsione ai cantieri edili eseguiti - secondo l'accusa - imponendo guardianie e carichi di merci da fornitori amici. Per il boss del quartiere Japigia di Bari, Savinuccio Parisi, la Corte ha riconosciuto la continuazione con precedenti sentenze e ha ridotto la pena da 10 a 6 anni di reclusione. Anche per i fratelli del capo clan, Michele e Giuseppe Parisi, le pene sono state ridotte, per il primo da 20 a 14 anni di reclusione, per il secondo da 13 anni e 4 mesi a 11 anni. Ridotte da 9 anni e 4 mesi a 5 anni le condanne per il boss Eugenio Palermiti e per il  pluripregiudicato Battista Lovreglio. La Corte ha inoltre assolto "perché il fatto non sussiste" un imprenditore imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, Francesco Latorre, che in primo grado, con il rito abbreviato, era stato condannato alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione. Confermate le condanne al risarcimento dei danni alle costituite parti civili: il Comune di Bari, Confindustria Bari, Fai Antiracket di Molfetta, Ance, Arca e sei imprenditori. I fatti contestati risalgono agli anni 2010-2015. Gli imputati rispondono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, lesioni personali, violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici, furto, illecita concorrenza con minaccia e violenza, favoreggiamento. Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda di Bari, portarono nel marzo 2016 all'arresto di 30 persone nel blitz cosiddetto 'Do ut des'. Altri 19 imputati, tra i quali il figlio cantante del boss, Tommy Parisi, e cinque imprenditori, sono attualmente a processo per gli stessi fatti con il rito ordinario.

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